Chiara Alonzo

Un posto al sole per Pietro!

Pietro Iozzia, intervista

Pietro Iozzia, nasce a Roma. All’età di 21 anni si trasferisce a Caira, una frazione di Cassino, nel Basso Lazio. Ho avuto il piacere di farmi due chiacchiere con lui, caro amico, riguardante la sua vita, soprattutto quella professionale.

Pietro a che età hai iniziato a studiare recitazione? E qual è stato l’episodio al quale ti ci sei
avvicinato?

La mia passione per il teatro e per la recitazione, ma in generale per lo spettacolo, si può dire che sia nata da quando ero bambino, infatti in tv o nel mio paese a Caira, non mi perdevo nessun evento, teatro o cabaret che fosse. Ho iniziato a studiare e recitare sul serio però , forse un po’ più tardi, avevo 26-27 anni e non finirò mai di ringraziare Giorgio Mennoia e tutto il CUT di Cassino i quali mi hanno fortemente voluto e con i quali ho instaurato da subito un rapporto meraviglioso.

Quali sono stati gli spettacoli per te più importanti?

Oltre al teatro, ho avuto la fortuna e l’onore di recitare anche in un film “Sotto il segno della vittoria” diretto dal regista Modestino Di Menna e grazie al quale ho potuto iscrivermi all’IMAIE, albo riservato agli attori professionisti.

Che emozioni hai provato quando hai ricevuto la lettera che sanciva l’entrata all’IMAIE?

Quando ho ricevuto la lettera di approvazione, per me, è stato un concentrato di emozioni: stupore, gioia e la soddisfazione di essere riuscito a fare qualcosa che ho sempre sognato di fare.

Un po’ di tempo fa, hai affermato di dover partecipare alla fortunata serie tv, ormai da anni ci
tiene compagnia ogni sera “Un posto al sole”, parla della tua esperienza\provino?

Come se tutto questo non fosse abbastanza, è arrivata la notizia che, molto probabilmente (non do la sicurezza per scaramanzia), dovrei girare una serie di puntate della soap “Un posto al sole”. Per me è una gioia immensa e al contempo una sfida, perché sarà molto impegnativo e mi metterà a dura prova ma non vedo l’ora di iniziare!

Quando inizierai a girare?

Ad inizio anno prossimo.

Dai un consiglio per tutti gli appassionati di teatro, cinema e tv: secondo te qual è una dote
fondamentale per un aspirante attore o un’aspirante attrice?

Non so se sono in grado di dare consigli ma, secondo me, per fare teatro bisogna abbandonarsi totalmente; liberarsi di tutte quelle sovrastrutture che ci vengono imposte dalla vita ma, solamente esprimersi per quello che si è davvero e poi ovviamente tanto, ma tanto studio.

Descriviti con tre aggettivi:

Dolce, simpatico e determinato.

Qual è il tuo idolo? A chi ti ispiri?

Il mio attore di teatro preferito è Gigi Proietti.

Cosa vuol dire per te recitare?

Recitare per me significa dimenticare tutti i problemi e le ansie della vita quotidiana; quando sono sul palco mi sento davvero leggero.

Hai progetti futuri? Teatro?

progetti futuri: beh forse uno c’è. Mi piacerebbe molto scrivere una commedia e perché no, dirigerla, ma per questo c’è ancora tanto tempo e studio da fare.

Chiara Alonzo

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