Il Graffio

Mario Orfeo: “Nel Tg1 non risparmieremo le notizie che danno fastidio al potente di turno”. Sarà vero?

Mario Orfeo è intervenuto stasera nell’edizione delle 20 del Tg1 nel suo primo giorno da direttore della testata ammiraglia della Rai. “Dirigere il tg1 che da sempre è il telegiornale degli italiani è per me un grande onore e una grande responsabilità, soprattutto in una fase come questa della vita del nostro paese, una fase delicata di cambiamento e di transizione”. Poi una dichiarazione discutibile riferendosi e salutando la sua redazione che “nel solco della migliore tradizione del Tg1 che è una tradizione fatta di rigore, obiettività e indipendenza“.  Sull’obiettività e l’indipendenza del tg1 abbiamo molti dubbi, specie negli ultimi 20 anni. E poi un ambizioso programma, che appare difficile da rispettare. “Non vi risparmieremo niente, nè le buone notizie, ma nemmeno le brutte, quelle che danno fastidio al potente di turno.


Lo faremo consapevoli del ruolo del servizio pubblico e della missione di un’azienda come la Rai”
. Dopo avere ringraziato la presidente della Rai, Tarantola, il dg Gubitosi e il consiglio d’amministrazione che lo ha scelto, Orfeo ha precisato che il suo obiettivo come direttore del Tg1 è quello di «consolidare l’autorevolezza del telegiornale e di rafforzare gli ascolti aumentando il numero già corposissimo di telespettatori, che sono quasi 25 milioni tra le tante edizioni del tg e dei nostri speciali. Lo faremo  con l’informazione completa in modo tale che ognuno di voi che ci segue da casa possa farsi una propria opinione, completa esauriente sui grandi fatti di politica, di economia, di cronaca italiana e internazionale che racconteremo”. Anche su questo punto c’è da fare davvero un bel lavoro per far sì che il tg  sia visto e percepito  modo giusto e che a casa non arrivino notizie “artefatte” . Orfeo ha anche annunciato che «ogni sera sceglieremo un argomento drammatico e lo approfondiremo. Oggi cominciamo con la violenza sulle donne perchè ci sembra un tema importante, domani parleremo della crisi della sanità e nei prossimi giorni, se ci seguite come mi auguro ne vedrete di molto interessanti e trattati anche in maniera originale». Speriamo, vedremo.

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