Ventitreesimo numero de Il Merlo Parlante, la rubrica che ogni settimana dà i voti dal 10 allo 0 ai personaggi dello spettacolo. Scopriamo chi ha conquistato il gradino più alto…
Il Merlo Parlante
Chi sale e chi invece…
A cura di Gianmarco Merlo, giornalista del settimanale Nuovo
10 a Mika. La new entry di X Factor piace così tanto che adesso Morgan dovrebbe cominciare a tremare. Una volta era lui la stella dello show. Ora ha in casa un rivale forte. Talmente forte che c’è già chi parla di un complotto, studiato a tavolino, per ridimensionare il leader dei Bluvertigo e le sue clamorose sregolatezze.
9 alla messa in onda di Miss Italia. Un anno senza Miss sarebbe stato come un Natale senza tombola. La tradizione è tradizione.
8 al coraggio di Shaggy: il cantante di Boombastic torna in Italia per un concerto all’Alcatraz di Milano, due anni dopo essersi presentato (presumibilmente) ubriaco e stonato come un cacatua al Festival di Sanremo. Il suo duetto con Chiara Civello è rimasto un ricordo drammatico per i presenti, ma un momento magico per gli ornitologi.
7 al ritorno delle Veline a Striscia la notizia. Tra un addominale maschile e un fondoschiena femminile, gli italiani hanno “votato” per il secondo. Maggioranza bulgara. Segno che un certo tipo di “femminismo austero” deve ancora lavorare parecchio per liberare la tv dagli shorts. Vero Boldrini?
6 al “vaffa” di Belén sparato contro Barbara d’Urso, con tanto di braccio teso a indicarne la strada corretta. La sufficienza non va all’insulto, ma alla spontaneità del gesto. Per una volta l’argentina non ha giocato a fare la “femme fatale”. E ha fatto uscire la “mandriana” che è in lei.
5 a Massimo Boldi: il comico era convinto che bastasse fare il solito “cipollino buffo” per andare avanti a Ballando con le Stelle. Ha danzato solo con la faccia, immobile come un palo della luce. Eliminato alla seconda puntata, ha scritto un tweet al veleno: “Vorrei sapere che senso ha la mia eliminazione a Ballando”. Il senso della giustizia, come risposta, può bastare?
4 all’autolesionismo di Pechino Express. Fare fuori la coppia degli Amici e a seguire quella degli Sclery è un suicidio televisivo. Se dovessero perdere anche la Marchesa e i perfidi “figli di”, lo show andrebbe a rotoli. Avvisati.
3 a Don Mazzi. Durante La vita in diretta cerca di minimizzare le colpe di Priebke, boia nazista, che non si è pentito nemmeno in punto di morte. “Tutti possono sbagliare”, ha tuonato il prete, tra l’incredulità generale. Levateje er vino!
2 a Tiki Taka: pollaio vero che mischia il gossip al calcio e concede la parola a qualunque showgirl abbia avuto una relazione con un giocatore presente sull’album di figurine Panini. Pierluigi Pardo, poi, è talmente “flippato” nella conduzione che andrebbe seguito a velocità rallentata per capire quel che dice. Urge la moviola in studio. Subito!
1 a Mario Balotelli. Qualcuno gli tolga lo smartphone e lo sostituisca con un pallone. Il centravanti della Nazionale dovrebbe giocare solo con quello. Lui non conosce altre lingue. Twitter sta a lui come un diabetico sta alla meringata.
0 ai cachet milionari dei personaggi televisivi, bandiere della Sinistra. Forse l’ex ministro Renato Brunetta (da che pulpito!) esagera a fare le pulci in diretta a questi insospettabili milionari, ma non si può predicare bene e razzolare male. Da Fazio, a Crozza, passando per Benigni. Diamoci una regolata, per favore. La crisi deve essere uguale per tutti.