Gian Marco Merlo

Il Merlo Parlante: il pagellone della settimana

Il merlo parlante

Nuovo numero de Il Merlo Parlante. Questa settimana il nostro critico omaggia il grande Francesco Nuti, ma c’è posto anche per Amedeo Minghi, Cristina Plevani. Non poteva mancare Guido Barilla e anche il Milan. Scoprite perchè.

IL MERLO PARLANTE

di Gian Marco Merlo

giornalista del settimanale NUOVO

10 a Francesco Nuti: nonostante non abbia più riacquistato la capacità di parlare e camminare autonomamente, l’attore e regista toscano non ha perso il coraggio di lottare. Vuole tornare a fare cinema e manda un messaggio a tutti quei colleghi che ormai gli hanno voltato le spalle: “Chi si vergogna di me, si vergogna di sé”.

9 ad Amedeo Minghi: il “trottolino amoroso” ha fatto tredici al TotoCopyright. Justin Timberlake, infatti, ha deciso di usare un vecchissimo pezzo strumentale del biondo cantautore per un suo nuovo pezzo. Ma niente plagio: la popstar americana ha deciso di citare ben in vista il contributo di Minghi con relativi (e copiosi) diritti d’autore.

8 al Milan: sia in Italia che in Europa il club rossonero continua a ricevere al 90esimo minuto rigori inventati di sana pianta. E meno male che il suo cavalleresco Presidente non contava più niente…

7 alla ragazza napoletana che, fermata dai poliziotti ai Quartieri Spagnoli, ha urlato: “Io mi faccio portare in carcere solo da Calcaterra!”. Peccato che il vicequestore Calcaterra altri non sia che il personaggio interpretato da Marco Bocci nella fiction televisiva Squadra antimafia 5 – Palermo oggi.

6 al topolino trovato nell’oliera da Jo Squillo durante un pranzo parigino. L’animale, finito chissà come lì dentro, inizialmente ha cercato di uscire fuori dalla bottiglia. Poi, temendo di dover ascoltare qualche “capolavoro” della cantante, pare che abbia optato per l’annegamento volontario.

5 alla coppia dei “Figli di…” in gara a Pechino Express. Giovanni e Costia Teodori, figli di Gigliola Cinquetti, hanno certamente l’età per farsi un esame di coscienza: ma così insopportabili come ci sono diventati?

4 a Don Bruno Maggioni, il parrocco di Limbiate. Va bene festeggiare gli sposi sull’altare, ma mettersi a ballare e cantare, con tanto di coreografie, spacciandosi per la Brunetta dei Ricchi e Poveri, appare un tantino esagerato. “Mamma Maria”? No, mamma mia che tristezza!

3 a quelli che hanno letto nelle dichiarazioni di Guido Barilla un sottotesto omofobo. L’imprenditore è stato costretto a scusarsi solo per aver detto che la famiglia classica, secondo lui, è quella formata da mamma e papà. Dov’è l’errore?

2 alla passerella di Uomini e Donne. Come tutte le cose, anche la gara di moda tra i protagonisti over comincia a stancare. Ripetitiva sia nel meccanismo che nelle polemiche post voto. Dai Maria, ormai la stylist Anahi Ricca è stata lanciata nello spettacolo. Ora però cambiamo registro, please!

1 a quei geni che hanno comprato dall’Inghilterra un programma che avevamo inventato noi quarant’anni fa: se levi i tre giurati e metti un semaforo Italia’s Got Talent diventa La Corrida.

0 a Cristina Plevani, storica vincitrice del Grande Fratello 1. La bagnina del Lago d’Iseo prima twitta che Raoul Bova sarebbe un insospettabile gay e poi ritratta sconvolta: "Mamma mia... qua bisogna veramente stare attenti a come scrivi e soprattutto a quello che scrivi". Ma dai?

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