Chiara Alonzo

Francesca Roveda: “La televisione di oggi è il riflesso della nostra società”.

RTL 102.5, Cheyenne, Francesca Roveda

Una delle voci più belle, simpatiche, amate e storiche di tutto il panorama radiofonico, lei, Francesca Roveda in arte “Cheyenne” è uno dei pilastri della grande famiglia di RTL.1025. Quando il destino bussa alla propria porta non ci si puo’ tirare indietro e Francesca, aprendo quella porta ha trovato la sua strada da grande conduttrice televisiva e radiofonica qual è. Non solo è anche autrice. Nel 2004 prende parte allo spettacolo teatrale “Cyrano, così e se vi pare” di Massimo Fini. Artista versatile e poliedrica di grande personalità e stile.

Quando hai capito di voler diventare una speaker/conduttrice televisiva? C’è stato un evento particolare? 

In realtà non c’è stato un momento particolare nel quale ho capito di voler diventare una speaker, una conduttrice. E’ stato casuale: in realtà ho studiato al liceo classico, poi mi sono laureata in lettere con una tesi in Storia del teatro e dello spettacolo,contemporaneamente ai miei studi ho sempre fatto dei lavori per mantenermi all’università e tra questi ho intrapreso una collaborazione con Match Music durata 10 anni ed è stato il primo canale musicale digitale italiano.

Sei anche autrice.

La mia vera palestra impareggiabile perché lì ho imparato a fare qualsiasi cosa: ho imparato a condurre, a scrivere i pezzi, ho imparato ad andare a fare le interviste; rispetto a i giovani di oggi, penso che di queste occasioni oggi non ce ne siano soprattutto perché noi eravamo motori di noi stessi e quindi potevamo avere tutta la creatività e la disponibilità del mondo a realizzare qualunque tipo di format.

Racconta come sei entrata a far parte della grande famiglia di RTL. 1025 come speaker. 

Nel 2005 entro in contatto con la realtà di RTL semplicemente perché una mia amica, allora speaker di Rtl.1025, Valeria Benatti originaria di Verona come me, mi disse che cercavano di ampliare il loro organico, nuovi speaker e quindi io ho mandato questo curriculum, mi hanno chiamato a fare il provino e mi ricordo che la mia prima onda è stata in occasione della morte di Papa Giovanni Paolo II, purtroppo però quella notte sono stata in onda io e devo dire che evidentemente è andata bene al punto che poi sono rimasta perché dal 2005 lavoro a RTL.1025. Mi sono occupata di vari programmi , vari eventi anche lì e varie fasce orarie e attualmente conduco “Onorevole Dj” insieme a Cristina Borra e Davide Damiani e\o  Federico Pecchia il Venerdì e va in onda dal Lunedì al Venerdì dalle 23 all’1;  adesso la radio è la mia occupazione principale poi continuo ad organizzare, partecipare e presentare quando c’è la possibilità di farlo.

Francesca Cheyenne

Che consigli daresti a chi vorrebbe seguire la tua stessa strada? 

Di iniziare dalle radio piccole, dalle realtà piccole, locali come si faceva una volta mentre ora le possibilità del web sono decisamente più alla portata di tutti e credo che sia un buon inizio perché è necessario dal mio punto di vista, in qualunque tipo di lavoro, fare una buona palestra.

Ti hanno mai proposto un programma televisivo? Ti piacerebbe? 

Ho iniziato come conduttrice televisiva. Faceva la Vj con programmi musicali, poi mi sono occupata di cinema, di arte, di cultura e soprattutto ho iniziato a lavorare, in contemporanea con Match Music, con tutte le realtà televisive da Odeon TV a Italia 1 ma soprattutto Rai2 dove ho fatto tanti programmi come My Compilation e Borderline, The Magazine e poi Rai3 e Italia1 ho fatto un programma che si chiamava Da dove digiti? Nel 2005 ho lasciato la televisione, dopo un periodo nel quale mi sono dedicata anche al teatro infatti nel 2004 ho fatto questa pièce teatrale di Massimo Fini intitolata “Cyrano, e se vi pare” da cui è stato tratto l’omonimo libro.  Con la televisione ho messo un punto semplicemente perché mi sono dedicata totalmente alla radio ma soprattutto perché non c’era nessun programma che potesse soddisfare quelle che potevano essere le mie skills; la televisione di oggi è il riflesso della nostra società: povera di contenuti però non pongo limiti alla provvidenza se capiterà.

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