In un’intervista passata, Fausto Leali, confessa la stima che nutre verso alcuni artisti italiani e il suo sogno di cantare con Loredana Berté.
Fausto Leali, ospite nel salotto di “Turchesando”, ha confessato la sua carriera musicale, ricordando alcuni aneddoti che custodisce nel suo cuore. E non solo. Il cantante ricorda un episodio legato alle prime esperienze all’interno di un’orchestra:
“A dieci anni strimpellavo, a quattordici ero ingaggiato da una orchestra in cui facevo il cantante chitarrista. Mia mamma soprattutto ha creduto in me, mio papà, avendo fatto la guerra, quando tornò a casa ci insegnò il senso del sacrificio”.
Tra le esperienze che custodisce nel cuore c’è indubbiamente quella con i mitici Beatles. Un’esperienza indimenticabile. Quella volta in cui il cantante italiano aveva il suo camerino accanto a quello della nota band che ancora oggi, fa cantare intere generazioni:
“Io li ho sempre adorati e li porto nel cuore, la loro musica non finirà mai. Ho avuto l’onore di iniziare il loro tour in Italia, unico in Italia nel 1965, si sono poi sciolti nel ’70. Loro sono durati 10 anni ma dureranno per l’eternità. Io non ho avuto modo di parlarci, avevamo camerini vicini ma ci tenevano abbastanza lontani. Ai tempi non c’erano i cellulari per poter documentare quella tournée”.
Le tredici partecipazioni a Sanremo di Fausto Leali
Tredici partecipazioni al Festival di Sanremo, un successo dopo l’altro e la vittoria con “Ti lascerò” con Anna Oxa. A proposito di quest’ultima, e della sua partecipazione all’ultima edizione della kermesse canora più amata degli italiani:
“Lei ama fare dei cambiamenti ed è molto consapevole di sé. Prima ancora che con lei io ho duettato con Loredana Bertè in cinque brani e poi vorrei anche ricordare Mina, Luisa Corna, tutti duetti a Sanremo”.
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Le collaborazioni con Francesco De Gregori e Mina
E visto che, in fondo, i duetti gli sono sempre piaciuti, nel 2016 ha pubblicato un album “Non solo Leali”, che lo ha visto duettare con le grandi voci della musica italiana: da Francesco De Gregori a Claudio Baglioni, passando soprattutto per Mina, la Tigre di Cremona, dal timbro di voce irraggiungibile ed unico:
“Abbiamo registrato in sala di incisione a Lugano nel suo studio, ma già ci eravamo visti nel 1986, quando lei mi invitò a cantare con lei la canzone “Via di qua” che poi diventò una sigla televisiva del sabato sera. Quando abbiamo registrato in sala di incisione eravamo in dei gabbiotti, la mia tonalità era altissima, era il si naturale”.
Fausto Leali nel suo curriculum, porta con sé grandi successi come “A chi” e “Mi Manchi”. Tra i grandi artisti che hanno partecipato al progetto anche Renzo Arbore:
“È stato il primo che ha creduto in “A chi”, via radio trasmettendola sempre, mentre in tv è stato Pippo Baudo. Io non ho potuto far sentire Fausto Leali a 360 gradi, sono stato bloccato da alcune canzoni che mi hanno definito un cantante con la voce blues. Successi come “A chi” e “Mi manchi” sono state canzoni forti ma lente, nel mio mondo però c’è di più, c’è molto Jazz. Io ho iniziato a cantare con un gruppo Jazz che si chiama Wolmer Beltrami a 16 anni. Per questa mia natura Jazz ho cantato “Crazy” con Arbore: lui mi ha proposto questa canzone perché quando mi sentì cantare a Sorrento nel 66 facevo un repertorio classico di Ray Charles e a lui piacque molto”.
E se parla con entusiasmo del suo conterraneo Blanco che recentemente ha pubblicato un singolo con Mina, Fausto Leali dedica parole di stima anche alla collega Loredana Bertè, con la quale vorrebbe cantare. Non solo. Il noto cantante vorrebbe duettare anche con Irama ed Elodie, diventata oramai una vera regina del pop italiano che ricorda molto le star internazionali:
“penso che se volesse fare un duetto con me mi piacerebbe, lo farei subito e mi piace l’idea che lui giovane abbia fatto una canzone con la più grande in assoluto, scrivendo un brano che va bene non solo per i quindicenni. Vorrei cantare con Loredana Bertè. Dei nuovi artisti mi piacerebbe duettare con Irama, perché ha la voce giusta e scrive molto bene; tra le donne Elodie”.