Emanuel Lo, ospite a Verissimo, ha raccontato la storia d’amore con Giorgia che dura da vent’anni e del periodo difficile che i due hanno affrontato .
Emanuel Lo, ospite a Verissimo, ha parlato della sua esperienza ad Amici e della sua relazione con Giorgia che dura da ben vent’anni. I due, però, hanno dovuto affrontare una crisi che, per un certo periodo, ha allontanato il coreografo e la cantante.
Emanuel Lo e la storia d’amore con Giorgia, il racconto
Giorgia ed Emanuel Lo vivono una bellissima storia d’amore che dura da ben vent’anni. Una relazione intensa in cui non sono mancate alcune difficoltà:
“Noi ci siamo anche lasciati per un periodo. Un periodo breve, ma lo abbiamo fatto. Non ci siamo fatti mancare niente, abbiamo vissuto tutto quello che ci deve essere all’interno di una coppia. Quasi da manuale: il momento felice, quello del litigio, quello difficile, la separazione, il rincontro, il figlio, l’amore, l’odio, poi di nuovo l’amore. Abbiamo fatto di questi vent’anni una storia”.
Il noto coreografo, peraltro, ha confessato di essere innamorato di Giorgia dal 1994, durante il primo Sanremo della cantante, in cui ha portato sul palco dell’Ariston il brano “E poi”:
“Durante il suo primo Sanremo, quello del 1994, quando cantava “E poi”, ho ascoltato solo la sua canzone. Quando è arrivata lei ho pensato: “Mamma mia come canta questa”. L’anno successivo, la aspettavo e quando ha cantato “Come saprei”, ho sentito un amore. Lei quando canta alza un sopracciglio, quando vidi quella cosa, ho provato veramente amore per quella donna. Ma è rimasto lì. Nella mia carriera da ballerino non ci siamo mai incontrati. Poi, l’ho vista a un Festivalbar, ero lì con Paola e Chiara con la canzone Festival. La incontrai dietro le quinte. La inquadrai con la mia telecamerina mentre mangiava. Mi sono fatto tutto un sogno. Da lì sono passati altri due anni prima che lavorassimo insieme”.
Il primo incontro
E poi, finalmente è arrivato il primo incontro in cui Emanuel Lo ha potuto parlare con Giorgia, in sala prove, dove lui le ha scattato la prima foto:
“Ho sentito un’alchimia, che era restituita. C’era un filo che ci legava in qualche modo. Ho chiesto di scattare una foto. Era veramente bella. C’è una luce in quella foto”. Dopo aver lavorato con lei in sala prove, riuscì a trovare la sua mail e le scrisse le sue sensazioni. L’indirizzo mail usato era di un suo amico e terminava con “78”: “Mi rispose e mi disse che ero troppo giovane per lei e non poteva funzionare”. Poi ci siamo messi insieme e lei pensava che fossi del 78, ma sono addirittura del 79. Quando lo ha scoperto, mi ha detto: “Mi hai detto una bugia”.
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I momenti difficili
Il coreografo ha ripercorso le sue origini, raccontando la sua grande passione per la danza e tutti i sacrifici che i suoi genitori hanno dovuto affrontare:
“Non vedevo mai dormire mio padre. Lui ritornava dal lavoro, si faceva la doccia e andava a vendere le scarpe, faceva anche questo. Poi, ci portava a danza. Ritornavamo la sera. Lui si preparava a tornava a lavoro. Non ho mai capito come facesse. Aveva sempre il sorriso, sentiva che era la cosa giusta. I miei genitori hanno sempre rincorso i soldi per arrivare a fine mese. Mia madre faceva duemila lavori. Abbiamo cambiato quindici case, poi siamo andati a vivere dai miei nonni perché non avevano neanche i soldi per l’affitto”.
A quel punto, Emanuel Lo ha confessato di aver comprato la casa ai suoi genitori, per tutti i sacrifici che hanno fatto per lui
“È stato come restituire qualcosa”.
E poi, il testo
E poi e poi
E poi sarà come morire
Cadere giù, non arrivare mai
E poi sarà e poi sarà come bruciare
Nell’inferno che imprigiona
E se ti chiamo amore tu non ridere
Se ti chiamo amore
E poi e poi
E poi sarà come morire
La notte che, che non passa mai
E poi sarà e poi sarà come impazzire
In un vuoto che abbandona
E se ti chiamo amore tu non ridere
Se ti chiamo amore
Ritornello
Amore che non vola
Che ti sfiora il viso e ti abbandona
Amore che si chiede
Ti fa respirare e poi ti uccide
E poi e poi ti dimentica
Ti libera e poi e poi
La notte che, che non passa mai
La notte che, che non passa mai
E poi e poi
E poi sarà come sparire
Nel vuoto che, che non smette mai
E poi sarà e poi sarà come morire
Se vorrai andare via
E se ti chiamo amore tu non ridere
Se ti chiamo amore
Amore che non vola
Che ti sfiora il viso e ti abbandona
Amore che si chiede
Amore che si piega
Ti fa respirare e poi ti uccide
E poi e poi ti dimentica
Ti libera e poi e poi
Ti libera e poi e poi
La notte che, che non passa mai
La notte che, che non passa mai
E poi e poi e poi sarà come morire
La notte che, che non passa mai